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20110521

S T E V I E W O N D E R. FULFILLINGNESS FIRST FINALE

Un disco che arriva dopo un incidente, è sempre un disco sofferto, e per questo forse più sentito. Di tutti gli album degli anni settanta, quelli che l'hanno consacrato e che ne hanno segnato il periodo adulto - si fa per dire, qui aveva ventiquattro anni e una carriera abbondante - Fulfillingness First Finale è quello forse più impegnato, sotto diversi punti di vista. Probabilmente più impegnato nelle tematiche affrontate, musicalmente non meno brillante, ma forse meno assimilabile. Proprio grazie a questo, è forse il punto di fine e allo stesso tempo punto d'inizio, per il successivo Songs in the key of life, un modo per ricapitolare quello che è stato e quello che a breve sarebbe stato. Come sempre in tutto questo trovano spazio evoluzione e percorsi visionari, ballate dolorose, sperimentazioni, sfumature latineggianti, e la solita eleganza negli arrangiamenti. Meno travolgente, più sottile nelle melodie, attraversato dalla morte sfiorata che ne ha in qualche modo scosso la coscienza, è allo stesso tempo conferma del talento esposta nei dischi usciti prima e tassello fondamentale per portare la propria arte a un livello ancora maggiore. Inizia con una esortazione - Smile Please - e finisce con un'altra - Please Don't Go - in mezzo un saliscendi emotivo che riporta l'artista al punto da dove era partito. Con in più, una consapevolezza nuova.

Balthazar Smith

-----> L I N K <-----

20100503

S t e v i e W o n d e r. INNERVISIONS

Dopo Music of my mind e Talking book c'è Innervisions. Visioni interne, quindi un disco intimista, più introspettivo? In parte, dato che come in pochi altri musicisti, Stevie Wonder riesce a creare un canale di comunicazione diretto, tra anima e corpo, realizzando brani che parlano a un individuo nella sua completezza. Come in tutti i suoi dischi, anche in questo troviamo la ballata romantica e il brano più muscolare, il soul languido e il funk più sanguigno. La sperimentazione, la consapevolezza dell'esistenza dell'elettronica come della musica latina, il ritmo mentale in contatto con l'anima più concreta.

Balthazar Smith

20100117

STEVIE WONDER. Talking Book

Talking book non è un disco. E' ovviamente un libro che parla, racconta e pensa. Ma soprattutto è umano, vive, si muove. Sempre. Dalla ballata romantica al pezzo funky, dall'acidità di alcune chitarre ai bassi pieni di sudore e vogliosi di carne. Parlare di Stevie Wonder è come cercare di spiegare le nostre sensazioni: un mistero capire perchè e come si manifestano.

Balthazar Smith

20090920

STEVIE WONDER: MUSIC OF MY MIND

La storia di Stevie Wonder (Steveland Judkins Morris il nome vero) è quella di un eroe, di un genio, di un uomo che ha combattuto contro la sorte (rimasto cieco appena nato a causa di un problema nell'incubatrice) e nonostante questo è riuscito a scrivere della musica che rimarrà per sempre, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi epoca. Dopo il primo periodo nel quale realizza per la Motown l'esordio a soli dodici anni, decide crearsi un percorso personale, lontano dalle strategie commerciali dell'etichetta. Stevie Wonder vuole creare dischi senza riempitivi, compatti, con tutte possibili hit ma soprattutto costruiti dietro un'idea, un concetto musicale e lirico. Da bambino prodigio a musicista ambizioso e completo, a soli ventidue anni scrive, produce, arrangia e suona la maggior parte degli strumenti di questo disco e di tutti quelli a venire. Siamo nel 1972 e questo lavoro aprirà l'epoca definita dei classici di Wonder, con in sequenza un disco sempre migliore di quello a seguire: Talking book, Innervisions, Fullfillingness' first finale e il doppio Songs in the key of life. Funk, soul, rock, pop, r'n'b, blues, folk, tutto quello che quest'uomo conosce è dentro a questi dischi, e non credo potrebbe conoscere stili così diversi e farli suonare meglio di così. I sintetizzatori aprono nuove possibilità musicali, gli arragiamenti sono unici, la produzione impeccabile, la voce è inconfondibile, ma la cosa che intriga maggiormente è la capacità di suonare universale, una forza comunicativa abile nel raggiungere qualsiasi animo.

Balthazar Smith

-----> L I N K <-----