MASTERS AT WORK: 10th ANNIVERSARY COLLECTION, Pt.1: 1990 - 1995

Creare qualcosa che rimanga nel tempo. All'incirca è quello che ognuno di noi si prefigge di fare, non solo in campo lavorativo, artistico, ma anche nei rapporti umani. Le amicizie, gli incontri, le relazioni, gli amori, sono tutte situazioni che tentiamo di costruire su basi solide, in modo che qualcuno ci possa ricordare, quando il tempo gliene darà motivo, nel bene e a volte anche nel male. Non è un percorso facile, anzi. E non sempre vogliamo impostare le cose in modo che seguano questi ideali, e credo che sarebbe anche innaturale se fosse così. Con alcune persone funziona, mentre con altre il passare degli anni ci rende più distanti, lontani. Sconosciuti che un un tempo avevano condiviso qualcosa.
A volte, invece, capita che non incontri una persona da molto tempo, e ti domandi se è cambiato qualcosa. Se riderete e parlerete come una volta. Sono poche, veramente poche, le persone che ci permettono di sentirci parte della loro vita, di farci sentire quella sensazione di familiarità che abbiamo sempre cercato. Quando questo accade sappiamo, in quel preciso istante, di aver costruito qualcosa che è rimasto nel tempo.

Cosa c'entrano i Masters at work con tutto questo? Di preciso non lo so, ma penso che abbiano prodotto della musica che è eterna, che non suona mai lontana, sconosciuta, che ogni volta che incontra le nostre orecchie è come la prima volta. Una musica umana, vera, onesta, come poche altre. Una musica amica. Un legame mai spezzato, che dimostra un grande cuore e una grande anima. Esattamente tutto quello di cui hanno bisogno le nostre relazioni.

p.s. Sono quattro dischi che fanno parte della prima parte della raccolta, comprendente il materiale dal 1990 al 1995. A presto la seconda parte.

Balthazar Smith

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