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20100819

T e r r y C a l l i e r. THE NEW FOLK SOUND OF TERRY CALLIER

Non starò qui a parlare del fatto che Terry Callier - come si evince dalla copertina - è un musicista nero, e, ebbene sì, questo è un disco folk - come si evince dal titolo. Può sembrare strano, non è Bob Dylan, e nemmeno Woodie Guthrie, o Fred Neil, ma per certi versi è meglio. Perchè di queste canzoni, quasi tutte traditional, riesce a esaltarne la forza spirituale, riflessiva, regalando ai brani una nuova veste ricca di soul e blues - la voce è quella, non tradisce le origini e nemmeno le direzioni che la sua musica prenderà in futuro - rendendo le composizioni fresche e attuali. Come raramente accade, una rilettura che si può definire tale. Qui troverete solamente voce, chitarra, basso e un'anima profonda che vibra in ognuna di queste tracce.

Balthazar Smith

20091023

TERRY CALLIER: OCCASIONAL RAIN

Ombrelli. Pozzanghere. Soul. Folk. Una voce calda per accompagnarci tra le occasionali gocce di pioggia, per metterci al riparo dal freddo, per non farci arrivare a casa zuppi. Un riparo che ci accoglie tra le chitarre arpeggiate, qualche arco fatto di aria e un timbro vocale che sa essere vellutato e intenso senza mai risultare eccessivamente zuccheroso o prevedibile. Da qualche parte tra il desiderio di amore e la voglia di aspettare che il sole sbuchi da dietro una nuvola.

Balthazar Smith