20110808

| e l l i o t t s m i t h | roman candle |

Mi domando più o meno da sempre, come sarà il resto della mia vita, o come sarò a una determinata età. A quindici anni mi chiedevo come sarei stato a venti, a venti come sarei stato a venticinque, e ora che mi mancano un paio di anni ai trenta mi domando come sarò ai trentacinque, o ai quaranta. 
Il quesito del "come sarò" credo che sia abbastanza inevitabile per tutti, e in maniera scontata do per sicuro che tutti prima o poi tutti se lo siano posti. Il motivo credo che sia nel fatto che tracciamo una strada da qui in poi, e più o meno vorremmo averne il totale controllo. Pensare a cosa diventeremo, ci dà allo stesso tempo una iniziale sensazione di potere sulla nostra vita, seguita a un risveglio su quali siano effettivamente le possibilità che vada tutto come vorremmo. Sono abbastanza ossessionato da cosa farò, dove vivrò, e cose così.
Come sarò a quarantadue anni? Ora come ora mi sembra che mi separi uno spazio enorme da adesso a quel momento, anche se in realtà so che da qui a lì succede tutto molto in fretta.
Steven Paul Smith, per gli amici, e poi, per tutto il resto del mondo solo Elliott Smith, ieri avrebbe compiuto quarantadue anni. 
Non li ha compiuti perchè se ti pugnali due volte al cuore, anche se dovessi avere le forze per  sopravvivere, hai detto inequivocabilmente alla vita: lo capisci? non me ne frega niente, lasciami andare, è meglio così. E quella, anche se la mano ti trema, o se hai anche qualche possibilità di farcela, decide di lasciarti appena le volti le spalle.
Così credo che Elliott Smith, a trentaquattro anni, decise di non dover più pensare a come sarebbe diventato a quarantadue anni, o a qualsiasi altra età che non avesse già vissuto. Magari pensò a come era a dieci anni, poi a quindici, a venti e via così e comprese che più o meno non sarebbe cambiato nulla, o che non ci sarebbe riuscito.
Roman Candle è il suo primo disco da solista, registrato con un quattro piste in uno scantinato, nel quale i vari elementi sonori (sostanzialmente voce e chitarra) vengono duplicati, intrecciati, sovrapposti. L'atmosfera è quella di un suono che viene da una stanza buia persa nella provincia americana, e forse persa anche un pò più in profondità.

Balthazar Smith

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"...mi domando come sarò ai trentacinque, o ai quaranta...".
Non preoccuparti, se va bene, starai sempre peggio :-D .

Saluti,
Addison.

Sebastiano Loni ha detto...

Speriamo di no! :D
Non ho tolto il link del tuo bellissimo blog, ma l'ho inserito in Friends.
grazie per il commento!
s.