20110826

e c h o a n d t h e b u n n y m e n | crocodiles

Le copertine degli Echo and the Bunnymen hanno tutte un filo rosso che le accomuna: il gruppo è sempre immerso nella natura. Sono foto suggestive, che puntano tutto sulla luce e sulla bellezza degli scenari. Non c'è nulla di speciale, di particolarmente artefatto, se non un minimo di illuminazione come in questa copertina. E' tutto ben mostrato, senza trucchi, immediato e semplice come solo un paesaggio di alberi può essere. C'è una sorta di punto di incontro tra la cupezza degli abbigliamenti e dei tagli di capelli dei membri della band, e il mistero selvaggio della natura. Qualcosa che in qualche modo è difficile da capire, che nasconde un'ambiguità vecchia come la nascita del nostro pianeta. Penso che sia in qualche modo inevitabile, ogni volta che si fa una foto a un paesaggio incontaminato, avere la sensazione di poter catturare qualcosa che non si può. La tecnologia ci fa sentire potenti, come se potessimo controllare e portare con noi quello che abbiamo visto.
Mentre scatti sei sicuro di avere quella cosa, di avere quello che hai visto nell'obiettivo, ma in realtà non hai in mano niente.
La musica degli Echo and the Bunnymen è come una fotografia fatta alla natura: sono inafferabili, sembrano semplici ma non lo sono, si mascherano e poi tornano se stessi, sono un rebus che colpisce, spiazza e spaventa. In mezzo ai rami, sempre.

Balthazar Smith

| l i n k |

3 commenti:

leo ha detto...

ste cagate di dissertazioni puoi tirarle fuori giusto te

Anonimo ha detto...

detto da uno che usa in modo improprio dissertazione...

Sebastiano Loni ha detto...

grazie per il commento, leo :)