20090223

DAVID SYLVIAN: SECRETS OF THE BEEHIVE


Un letto. Un uomo. Una donna. Stanno facendo l’amore. La luce dell’abat jour è poca, ma è abbastanza calda da creare un'atmosfera intima.

Ognuno di voi puoi immaginare com’è fatto il letto, in quale posizione sono messi gli individui, se ci sono le candele, quali mobili arredano lo spazio, se la stanza è grande o piccola. Insomma, quello che vi pare.
Per un attimo però provate a immaginarvi quale musica potrebbe adattarsi a questa situazione. Non per forza le due figure devono poterla sentire, magari è presente solo nella vostra testa.
Sì, lo so che alcuni di voi stanno ancora pensando alla posizione...vi lascio qualche minuto...
Bene.

Ciascuno di noi avrà la propria scelta musicale, che in qualche modo corrisponde in parte a come percepisce l’immagine che vi ho descritto.
Personalmente ho in mente un disco: David Sylvian, Secrets of the beehive.

Mi colpisce molto il suono di questo album. E' ricco, pieno di strumenti, stratificato, ma prodotto in maniera che il tutto non risulti eccessivo, stucchevole (come a volte capita ascoltando certa musica inglese). Discreto, sempre in bilico tra quello che si sente e quello che non si sente. Non è mai sopra le righe. C'è la costante sensazione che i musicisti non vogliano dimostrare, ma mostrare. Non è poco. Ben calibrato insomma.
La voce di David Sylvian merita un capitolo a parte.
Elegante e crepuscolare, al pari della musica. E' a conti fatti la voce che vorremmo sentire mentre facciamo l'amore, perchè in qualche modo ne incarna alcuni aspetti. Il mistero, la fascinazione, l'impeto, l'intensità, senza urla, ma con frasi sussurrate. La percezione e poco altro.
Questa la mia visione. Non serve condividerla, ma almeno ascoltate il disco.

Bastian Smith

-----> L I N K <-----

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