20110330

T A L K I N G H E A D S. MORE SONGS ABOUT BUILDINGS AND FOOD

Un mosaico credo che sia per definizione un insieme di elementi che vanno a costituire un'unica immagine. La cosa che ritengo più affascinante di questo concetto, non è tanto il fatto che nella loro unione / assemblamento le singole parti riescano a rappresentare qualcosa, ma quanto che prese una per una siano assolutamente inutili e non mostrino nulla, se non se stesse. Effettivamente esse possono sopravvivere anche così, ma non hanno una dignità, perchè sono prive di uno scopo, una funzione. In qualche modo la loro potenzialità organica è la loro origine di vita, la cosa che intrinsecamente le identifica.
Ascoltando questo disco mi è capitato di pensare che ogni strumento, ogni suono, riesce a essere valorizzato in quanto ne esiste un contrappunto, un sostegno, un elemento che ne possa definire l'utilità, la creatività o semplicemente l'effetto, e allo stesso tempo autodefinirsi. A suo modo, così come un mosaico, è anch'esso un meccanismo, o meglio: una composizione. Fortunatamente o meno, obbliga le chitarre a essere dipendenti dalla batteria, il basso dalla voce, e via così, creando una situazione che sembra in bilico, ma in realtà è sempre stabile, forte della sua presunta precarietà. Se togliamo un pezzo al mosaico l'immagine la intuiamo, ma non potremmo mai apprezzare il progetto che vi è dietro.

Balthazar Smith

-----> L I N K <-----

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