20110112

N i c k D r a k e. PINK MOON

Un pomeriggio mi addormentai. Feci un sogno. Mi presi una pausa, e lasciai cadere alcune cose. In seguito non le ritrovai, ma forse perchè non le cercavo. Non le cercavo, o almeno non così forte come quella cosa che avevo creduto di vedere durante quel pisolino.
Molto era cambiato. Quando ricominciai, il lavoro era sempre lo stesso, le persone pure, ma tutto il resto mi sembrava diverso. I profumi, i sapori, i rumori. Quello però che veramente era cambiato era la mia percezione del colore. Il mio cervello si era riposato, riposato troppo, e mi faceva vedere e sentire le cose in maniere nuova. Aveva iniziato a essere indipendente, non seguiva più l'oggettività delle forme e delle sfumature, degli odori e dei gusti. Il salato non era più salato, però non era nemmeno dolce. Era un'altra cosa, semplicemente. Era qualcosa nata da sola, senza che io la potessi controllare, dettata dai luoghi, dalle persone, da quello che avevo incontrato durante quel periodo. Mi sembrava una nuova visione, un modo personale di vedere quello che mi circondava. Gli alberi erano blu, il mare giallo. E finalmente la vidi. Una notte. Ero da solo, nessuno mi ha mai creduto. La luna. Rosa.

Balthazar Smith

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