20101109

M o v i e O n M y M i n d. SNATCH (Guy Ritchie)

Il secondo film di Guy Ritchie è anche il migliore che ha girato fino ad ora. Uscito ormai dieci anni fa, è una pellicola che fa dell'interazione tra generi vari il suo punto di forza. Un pò commedia, un pò film d'azione, un pò noir, Snatch ha dalla sua una peculiare capacità narrativa che gli permette di combinare all'interno dello stesso contesto il dialogo frizzante con discreta dose di violenza. I personaggi sono caricature ben riuscite dei classici cattivi -il boss, lo scagnozzo - risultando sempre credibili, pur senza mai risultare delle semplici parodie. Il film non si prende mai troppo sul serio, ma abbastanza da tirarti dentro la storia e da rendere avvincenti le vicende. A fare il resto ci pensano le immagini e l'utilizzo sempre azzeccato della musica, che garantiscono ritmo, imprevedibilità, e una caratterizzazione originale degli ambienti e dei caratteri dei protagonisti. Tutto è in qualche modo coerente, ben integrato all'interno della storia, grazie anche alle storie che si intrecciano e al saper sfruttare qualsiasi elemento che viene messo in scena. E' un film che parla del caso, delle circostanze, dell'impossibilità di avere un piano, costruito attorno a un crescendo naturale e non eccessivamente strombazzato. Visivamente il regista inglese si preoccupa proprio di far coincidere tutte queste cose: uno stile personale che possa arrivare allo spettatore, ben aderente a un immaginario di pop cinematografico, che questa pellicola rappresenta in maniera totale.

Balthazar Smith

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