Cosa combinano i Fairport Convention con questo album? Fanno quello che non si pensava potesse essere fatto: rileggere in chiave elettrica pezzi delle tradizione - o come vengono chiamati, traditional. E lo so, detto così sembra poco, ma è una delle sintesi meglio riuscite del famoso concetto avere uno sguardo nuovo sul passato. La voce unica di Sandy Denny, la chitarra di Richard Thompson, il violino di Dave Swarbrick sono tutti elementi fondamentali per il raggiungimento di questo scopo. Cerco di essere meno analitico e più, come dire, emotivo: qui dentro ci sono dei pezzi che sanno di pioggia, di ambientazioni bucoliche, e di quella malinconia tipicamente inglese che odora di mezza stagione.A un primo ascolto sembra di stare in groppa a un cavallo in mezzo alla natura inglese, e poi scendendo di andare in un pub a bere birra per lasciare andare il passato. Al secondo ascolto sembra di ascoltare un disco in mezzo alla nebbia e alla pioggia. Al terzo ascolto invece si capisce che è un disco eccezionale, e allora viene voglia di andare montare un cavallo, bere birra e avere giornate nuvolose. La cosa strana è che, tutto d'un tratto, sembra pure piacevole tutto questo!
Balthazar Smith
-----> L I N K <-----
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