Il rumore che proveniva dalle casse si era inserito nella nostra carne. Si era appostato, aveva seguito i nostri movimenti, per poi colpirci. In profondità. Lentamente. Come una lama sporca di un nero abisso. Erano rimasti pochi momenti nei quali potevamo sentire il nostro battito. Tutto il resto erano fruscii e presenze, sospiri e ansie. Il ritmo si era annientato, e ora eravamo in balia dell'aria e dei suoi sbalzi d'umore.
Balthazar Smith
Balthazar Smith
-----> L I N K <-----
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