20100106

HELIOS. Unomia

Entro nel salotto e non trovo nessuno. Solamente i miei abiti di quando ero bambino sparsi per tutta la stanza, per terra, sopra il divano, sul tavolino, sopra il televisore. Sono stropicciati, sporchi, tagliati, sformati. Vado in camera mia e trovo la stessa situazione. Tutto buttato all'aria. Felpe, jeans, la salopette rossa che usavo alle elementari, il pigiama azzurro. I costumi da bagno, le pantofole con la faccia da clown. In bagno è lo stesso. I miei giocattoli sono tutti rotti, fatti a pezzi, smembrati, scomposti. I loro mille colori di plastica si alternano con il verde delle piastrelle del pavimento. L'odore è quello della crema che mi mettevo sulla mani la mattina, misto a quello dei biscotti al cioccolato. La musica che sento è quella dei cartoni animati. Per terra in corridoio ci sono le cassette delle compilation, il nastro srotolato, tagliuzzato. Sui muri vedo le foto di me all'interno di un'aula molto grande, con dei banchetti di legno verniciato color carta da zucchero. Sono vestito con un sacchetto di nylon a mò di costume di carnevale. Ero un cavaliere, ero un guerriero, ero un mago, ero un cowboy. Ero qualcosa.
E' tutto mio. Ripeto. E' tutto mio.

Balthazar Smith

-----> L I N K <-----

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