20091127

Movie On My Mind: PUSHER (Nicolas Winding Refn)

La fortuna, il tesoro, che quest'anno mi ha regalato il Torino Film Festival è stata la rassegna dedicata a un regista danese, tale Nicolas Winding Refn. Pusher non è solamente il suo primo lungometraggio, ma anche il primo episodio di una trilogia che si muove attorno a tre personaggi, a ognuno dei quali è dedicato un film. E' stato interessante vederli tutti nel giro di pochi giorni, per capire l'evoluzione stilistica e narrativa dell'autore. Questo primo brano del trittico è incentrato sulla vita di Frank, pusher nei sobborghi di una Copenaghen che puzza di droga, di tensione, di grigiore nordico sporcato di delinquenza. La sensazione che la mafia dei piccoli centri sia molto più vera di quella delle metropoli. Sa sempre dove trovarti dato che i posti dove fuggire sono pochi.Tutto molto incerto, frenetico, alla ricerca di un proprio modo di raccontare, come uno Scorsese nordico. E è attraverso questa esplorazione che Refn trova la sua visione. Qui non ci sono spaghetti al sugo ma sapori che si muovono tra super alcolici, piatti importati dall'est Europa e latte dentro cartoni luridi. Il nord freddo, crudele, urbano.

Balthazar Smith

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