
Coloro che amano le cose
indie pop prima di ascoltare le band che escono in questi anni dovrebbero tornare indietro di quarant'anni e sentire questo gruppo, in particolare questo disco. Perchè se i
Beatles li conosciamo - giustamente- tutti, non altrettanto si può dire dei
Kinks, i quali forse erano meno
hippie, meno giovanili, ma molto più inglesi, più legati all'immaginario della loro patria, che hanno saputo racccontare e esporate come pochi altri gruppi inglesi. Cantavano di piccole storie, avventure di provincia, di cose vicine al quotidiano con un tono ironico, satirico quasi, non di viaggi lisergici, droghe, sogni di pace e di campi di fragole per sempre come gli scarafaggi.
Belle and Sebastian, Blur, e centinaia di altri gruppi - inglesi e non, sia chiaro- hanno ascoltato e imparato la lezione. Se da una parte c'erano gli
Who con
My generation, dall'altra c'erano loro con
You really got me, potente e proto
punk tanto quanto il pezzo del gruppo di
Pete Townshend.
Face to face non è nemmeno il loro miglior album, ma l'inizio di una serie di capolavori, che continuerà per almeno altri tre dischi memorabili. Non mi soffermo sulle canzoni perchè semplicemente sono tutte a un livello molto alto, tutte possibili
hit, che svariano dal divertito al malinconico, ricche di colori e forme proprio come questa magnifica copertina. L' Inghilterra del
1966 è tutta qui, in breve
: swinging London.
-----> L I N K <-----Balthazar Smith
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